Oltre i (propri) confini

L’idea iniziale di questa storia era quella di un resoconto. Una descrizione delle difficoltà che si incontrano nel programmare un giro inizialmente previsto di più giorni e poi trasformato in un’uscita giornaliera. Ma non per questo meno epica o avventurosa.

Doveva essere una descrizione dei sentieri: dallo scassatissimo Oberer Schöneben Trail, alle north-shore del 3-Länder Trail passando per tutti gli altri trails che la zona offre. Ce né per tutti i gusti e di qualsiasi difficoltà. Senza voler dimenticare i transfer, quelle zone pedalate che ti danno un po’ di tregua.

Questa storia doveva essere un racconto delle sfortune avute durante il giro. Delle sfortune che non ci hanno permesso di completarlo.

E invece durante la stesura, ormai giunto alla conclusione, ho deciso di fermarmi. Ho deciso di fermarmi per pensare a quello che veramente volevo dire. E ho cancellato tutto.

Questa storia vorrei che fosse un incoraggiamento ad osare. A non rimanere sempre all’interno della propria zona di confort.

Il 3 Länder Enduro Trail è un’area che va dall’Italia alla Svizzera passando per l’Austria. Con la grinta giusta, un po’ di tecnica e ovviamente gli impianti, si possono passare 3 confini nazionali. E la bici ideale per questo giro è una bici da enduro, come dice il nome stesso dell’area.
Bè, andare a fare questo giro con una Trek front entry level da 26” non è il massimo. Però questo è quello che offre il mio parco bici…composto esclusivamente da queste 2 ruote.
Ma questo aspetto non mi ha fermato.

Volevo spingermi oltre i confini. E non i confini nazionali ma quelli dei miei limiti. Per conoscerli meglio e scoprire se è possibile modellarli.

E allora eccomi li in cima davanti all’entrata del primo sentiero con quella sensazione di eccitazione mista ad ansia. Eccomi li pronto a vivere questa nuova avventura.
Un’avventura che al di la dell’esito finale lascerà solo ricordi piacevoli. Neppure la tristezza di non aver chiuso questo giro fantastico, programmato alla perfezione, potrà spazzare le emozioni vissute.

Sono tornato a casa con molto di più di quello che ho messo in gioco…e un solo copertone in meno (ma in bici questa è la normale routine).

L’aver osato mi ha dato veramente tanto. Mi ha permesso di godermi lo spettacolo che questo giro offre… dai trails ai panorami mozzafiato.

Torno a casa con una consapevolezza ancora più forte: certi sentieri non sono proprio per me e come ogni volta, senza vergognarmene, scenderò dalla bici e la porterò a mano. E quindi si, ne farò sicuramente altri così.

Ma soprattutto sarò più consapevole che gli amici che ti aspettano lungo il sentiero sono quelli da tenersi stretti. Si perché il ragazzo che compare nelle foto, e che in discesa sa tirare, è venuto via lo stesso cosciente delle mie non abilità in bici. Mi ha dato fiducia nei pezzi più difficili e mi ha aspettato in quelli difficilissimi. E dovrò sempre ringraziarlo per questo.

In qualsiasi percorso, che sia un semplice trail o una sfida che la vita ti porta ad affrontare, avere il supporto di una persona può essere più utile di quanto tu ti possa aspettare.

Anche da una piccola cosa come una giornata in bici con gli amici si può imparare molto. Osate e fatelo per voi stessi.

Look at the small things because one day you’ll turn back and you’ll understand they were big

Jim Morrison

Behind camera & words: me
Behind drone: Mattia Battizocco
Rider: Mattia Battizocco